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Una tra le più significative esperienze di realtà virtuale che abbiamo provato è: Tree. Presentato per la prima volta al Sundace Film Festival ha fatto il giro del mondo con oltre 50 presenze nei più importanti eventi di realtà virtuale e conferenze climatiche, come l'ultima assemblea generale delle Nazioni Unite.
Noi l'abbiamo intercettata al VRE di Roma.
Con la virtual experience ti trasformi in un albero della foresta pluviale (Attenzione spoiler se prosegui!). Indossando un Oculus Quest o un Htc Vibe le tue braccia, attraverso i controller, sono i rami e il tuo corpo è il tronco dell'albero. Si sperimenta la crescita dal seme alla forma più piena. Odori e essenze arboree completano il senso di identificazione. Ma quando inizi a interagire con gli uccelli che sorvolano la chioma ecco che l'esperienza cambia. Senti puzza di legno bruciato e vedi incendi in lontananza. Poi avverti un senso progressivo di calore (provocato da una stufa). Le fiamme ti circondano e l’albero brucia.
Il progetto è di Milica Zec, una pluripremiata produttrice VR di Los Angeles e Winslow Porter, un regista di Brooklyn, la produzione è della New Reality Co. È stata creata nel 2017, oggi dopo gli incendi in Amazzonia e in Australia diventa ancora più attuale. Al termine dell’esperienza ti consegnano un seme. L'obiettivo? Piantarlo nelle proprie città. Passando così dal mondo virtuale all'azione.

 

https://youtu.be/ERffRXjTAqM

 
 
Il 2019 è stato l’anno dell’Oculus Quest, il primo visore vr che senza bisogno di cavi di collegamento con il Pc nè di sensori, effettua il tracciamento dello spazio riconoscendo 6 gradi di libertà di movimento (499 euro). 
Da dicembre con il rilascio da parte della società proprietaria, Facebook Inc. dell'hand tracking e del cavo link per potenziarlo attraverso la connessione con il computer, si candida a essere un punto di riferimento soprattutto per il gaming immersivo (in attesa della PS5 in uscita a fine 2020).
Ma dal Ces di Las Vegas sono arrivate importanti novità e nuovi player sul mercato dei visori Vr.
La Pimax ha portato al CES il nuovo Vision 8K X, con risoluzione nativa di 4K per ciascun occhio e angolo di visione di 200 gradi. Garantisce un realismo incredibile ma un desing monstre che richiama i primi dispositivi Vr e un prezzo elevato: 1.299 dollari per l'acquisto del solo visore, compatibile con Steam VR e le base station dell'HTC Vive per il room scaling. Ma è necessario un Pc con una scheda grafica RTX 2080 (che costa sempre un migliaio di euro).
Decisamente più curiosi gli occhiali VR di Panasonic (nuovo player). 
Design innovativo e accattivante, modello steampunk, le lenti montano micro-pannelli OLED che supportano l'HDR e una risoluzione Ultra HD. Tuttavia si tratta attualmente di un prototipo e non si conosce la data nè il prezzo della messa sul mercato.   

Da tenere d'occhio l'azienda cinese Pico, che è sul mercato con un visore stand alone con display 4k e eye tracking integrato (899 $), che ha creato un prototipo che si connette con il cellulare per sfruttare le potenzialità del 5G.